Raffaele Pe & La Lira di Orfeo
Nel 2015 ha fondato La Lira di Orfeo, un collettivo di musicisti, artisti e ricercatori con cui Raffaele Pe sta introducendo una vera e propria rivoluzione nel mondo della musica barocca, proponendo un repertorio in continua riscoperta. Dalla creazione di nuove edizioni critiche alla progettazione degli spettacoli, Raffaele Pe e il collettivo si muovono con disinvoltura tra le arti per creare spettacoli che guardano al passato con una sensibilità contemporanea.
A seguito dei brillanti debutti alla Philharmonie di Berlino per la Deutschland Radio Kultur e al Theater an der Wien, oltre agli inviti alla Wigmore Hall, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’Handel Festival di Halle e Goettingen, La Lira di Orfeo è ormai internazionalmente riconosciuta come autorevole giovane voce italiana per l’interpretazione della musica vocale tra Sei e Settecento.
Fra le ultime produzioni: Aci, Galatea e Polifemo di Handel nella prima ricostruzione della versione per Senesino realizzata in collaborazione con il Teatro Municipale di Piacenza, Griselda di Alessandro Scarlatti a 300 anni dalla sua prima rappresentazione, L'Angelica di Porpora per il 47esimo Festival della Valle D'Itria e il revival in tempi moderni di Orfeo di Porpora composto per Farinelli nel 1736, che ha appena riscosso grande successo al Theater an der Wien.
La discografia più recente del gruppo comprende The Medici Castrato (Glossa), Alessandro Scarlatti. Concerti Sacri (Amadeus) e Giulio Cesare. A baroque Hero (Glossa), che ha ottenuto il Premio Abbiati della Critica musicale italiana come Miglior Disco ed è stato eletto dal «Times» e da «Die Welt» uno dei migliori progetti discografici del 2018. Nel settembre 2021 l’ensemble ha pubblicato per Glossa Aci, Galatea e Polifemo, una ricostruzione moderna della versione scritta per il cantante castrato Senesino nella parte di Aci.
Dal dicembre 2015 è ensemble in residenza presso la Sala della Musica della Fondazione Maria Cosway di Lodi, nell’intento di valorizzare e tramandare l’eredità culturale e musicale di Maria Hadfield Cosway (1760-1838) in una prospettiva internazionale.
A Baroque Star
È ospite dei maggiori teatri come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dell'Opera di Roma, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice di Venezia, la Staatsoper unter den Linden di Berlino, il Theater an der Wien, il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National du Rhin e il Teatro Colón di Buenos Aires, e collabora con direttori e registi del calibro di Jordi Savall, René Jacobs, John Eliot Gardiner, William Christie, Giovanni
Antonini, Graham Vick, Claus Guth, Pierluigi Pizzi e Damiano Michieletto.
Elisa Citterio ha compiuto gli studi musicali presso il conservatorio L. Marenzio di Brescia, diplomandosi in violino e viola a pieni voti e con la menzione speciale; in seguito ha seguito corsi di perfezionamento con F. Gulli, A. Carfi, C. Romano, D. Bogdanovich e con E. Onofri, L. Mangiocavallo e C. Banchini per il violino barocco.
La sua vita artistica si divide fra impegni orchestrali (ha ricoperto tra l’altro il ruolo di spalla e solista presso l’orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, collaborando inoltre con i principali teatri del nord dell’Italia) e un’intensa attività cameristica in prestigiosi ensemble tra i quali Concerto Italiano, Il giardino Armonico, Atalanta Fugiens,Dolce & Tempesta, Europa Galante, Accademia Bizantina, Accordone, Zefiro, La Venexiana, La Risonanza, Ensemble 415, partecipando a numerose tournée e registrazioni discografiche. Svolge, inoltre, un’importante attività concertistica con l’Ensemble Estravagante,accanto a Stefano Montanari e da camera ,spesso a fianco del cembalista Stefano Demicheli.
Nel novembre 2015 viene invitata da Tafelmusik a ricoprire il ruolo di primo violino solista e direttore per due progetti.
Per il terzo anno affianca Stefano Montanari presso la cattedra di violino barocco della scuola Civica di Milano.
Dal 2004 fa parte dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.